Basi concettuali del trattamento biologico dei semi.
La colonizzazione dei semi da parte dei bioprotettori prima della semina permette al bioprotettore di utilizzare i nutrienti prima della microflora competitiva e dei patogeni. Questa colonizzazione aumenta la capacità del bioprotettore di utilizzare gli essudati dei semi, che sono spesso necessari per la germinazione e la crescita iniziale dei patogeni delle piante provenienti dal suolo.
Quando i semi sono piantati, alcuni patogeni del suolo colonizzano i semi più rapidamente dei bioprotettori perciò è importante modificare il tempo delle applicazioni microbiche sul seme per consentire al bioprotettore di essere efficiente.
Il pH è un fattore critico per fare in modo che i microrganismi germinino e crescano. Per esempio, ilTrichoderma cresce bene a bassi valori di pH mentre i batteri crescono poco in condizioni acide. Perciò, nei trattamenti biologici dei semi che prevedono l’utilizzo di Trichoderma, un basso pH favorirà la protezione fungina e ridurrà la germinazione e la crescita della microflora competitiva.
I materiali tossici selettivi sono tossici per un gruppo di microrganismi, ma hanno poco o nessun effetto su altri. L’integrazione di agenti tossici selettivi, come i pesticidi chimici, con bioprotettori nel trattamento biologico dei semi può estendere l’attività dei bioprotettori per ottenere un miglior controllo dei patogeni delle piante. Il Metalaxyl, per esempio, non è tossico per il Trichoderma, ma molto efficace contro i funghi che possono causare malattie ai semi nei suoli freddi. L’abbinamento del Metalaxyl alTrichoderma nel trattamento dei semi può migliorare la performance del bioprotettore.
Esempi speciali di trattamento dei semi.
Innesco su matrice solida (SMP) dei semi
“Innesco” dei semi è un termine che descrive un’idratazione controllata dei semi ad un livello tale da permettere un’attività metabolica pre – germinativa senza l’emergenza dell’apparato radicale. SMP è una forma di innesco del seme in cui i semi sono miscelati con materiale solido. L’accoppiamento di questo processo all’uso di Trichoderma consente la colonizzazione dei semi da parte del bioprotettore prima della semina. Il trattamento SMP produce una condizione favorevole di pH per promuovere la germinazione e la crescita di questo bioprotettore durante l’innesco dei semi. La crescita aumentata permette la completa colonizzazione dei semi da parte del fungo e consente l’utilizzo degli essudati dei semi prima che i semi siano piantati nel suolo.
Il più semplice metodo di trattamento per copertura del seme è l’applicazione ai semi di polveri essiccate. Questi materiali da soli non aderiscono bene alla superficie dei semi causando problemi di mancanza di uniformità. Tuttavia il bioprotettore attivo può essere disperso o sospeso in acqua o sostanze adesive a formare uno “slurry”. L’applicazione di bioprotettori “in slurries” migliora l’uniformità e consente il superamento di problemi associati all’applicazione di polveri essiccate.
A Ginevra è stata si recente sviluppata una tecnologia di ricoprimento liquido per l’applicazione di bioprotettori ai semi. Una miscela che comprende leganti acquosi, particellato solido e bioprotettore è stata spruzzata sui semi in un tamburo rotante. Il bioprotettore usato era un ceppo di T. harzianum ed un materiale a base di carbonato come particolato solido. Una continua uniforme copertura con lo spessore di 0.1 mm si è formata durante il processo di copertura. I semi sono stati poi seminati in un suolo infestato dalPythium in un saggio di laboratorio. L’efficacia del Trichoderma applicato durante il processo di ricoprimento liquido è stata notevolmente aumentata se paragonata all’applicazione del bioprotettore utilizzando una tecnica con slurry convenzionale.
Questo miglioramento è parzialmente dovuto alle proprietà fisiche e chimiche della ricopertura, che favorisce il bioprotettore. Il particellato solido fornisce una barriera fisica all’ingresso del patogeno. Questo consente al Trichoderma di diventare efficace prima dell’invasione del patogeno. Inoltre, il particellato solido ha un pH di 4.1 che favorisce la germinazione delle spore di questo fungo. Il materiale carbonioso contiene anche quantità considerevoli di nutrienti organici ed inorganici, che forniscono un ambiente adatto alla crescita e proliferazione del bioprotettore.