XANTHOMONAS CAMPESTRIS PV.VESICATORIA

Di Xanthomonas si distinguono numerose razze che presentano una sintomatologia comune e un potenziale di endemicità differente. Il patogeno si conserva per molti anni e si diffonde da un anno all’altro attraverso il seme dei frutti infetti localizzandosi sui peli che lo ricoprono, oppure tramite piante infette da cui l’inoculo passa sulle giovani piantine (anche in vivaio) che concorrono alla sua diffusione in pieno campo, dove può permanere in forma passiva fino a quando non si presentano condizioni favorevoli.

La temperatura ottimale per lo sviluppo del batterio è di circa 22-28° C; le elevate esigenze termiche ne facilitano la diffusione primaverile al sud della penisola e durante l’estate in pianura padana.
Se il clima diventa secco e le temperature superano la soglia indicata l’infezione rallenta il suo decorso. La batteriosi è favorita da condizioni di elevata umidità dell’aria e dalle precipitazioni; il patogeno penetra nella pianta attraverso gli stomi o nella zona di inserzione del peduncolo, oppure attraverso microlesioni di differente origine (punture di insetti, abrasioni determinate dal vento, rotture dei peli, ecc.).

Parti attaccate e sintomatologia
Le foglie vengono attaccate in ogni stadio di sviluppo con una sintomatologia che prevede piccole macchie di circa 2 mm, di colore bruno nerastro circondate da un piccolo alone giallastro, di forma rotondeggiante o angolosa che, in funzione del loro numero possono determinare il disseccamento della lamina e comunque l’avvizzimento dei lembi.
I sintomi della maculatura batterica sulle foglie sono stati frequentemente confusi con quelli della septoria.
Sui frutti, nella fase intercorrente fra l’allegagione e l’invaiatura, compaiono macchioline idropiche, talora vescicolose, circondate da alone verde scuro che tendono ad allargarsi sulla buccia; in corrispondenza delle macchie l’epicarpo e il mesocarpo presentano suberificazioni che determinano l’affossamento della zona soprastante.
I frutti in fase di invaiatura presentano un epicarpo alterato a livello cromatico perché, attorno alla macchia necrotica che raggiunge generalmente 1 cm di diametro, si evidenzia un alone verde-giallastro. Procedendo verso la fase di maturazione compaiono pustole vescicolose contornate da bordo necrotico che assumono una conformazione depressa, mentre al centro si formano piccole spaccature su cui si insinuano agenti saprofiti che concorrona alla marcescenza della polpa; se l’attacco interessa frutti in fase di accrescimento, questi manifestano deformazioni.
I primi sintomi di infezione da Xanthomonas compaiono generalmente a fine giugno, periodo caratterizzato da intense piogge e innalzamento delle temperature e l’infezione si protrae per tutta l’estate.

Danni
Oltre alla non commerciabilità dei frutti colpiti, la maculatura batterica provoca la parziale devitalizzazione della pianta che si concretizza con la cascola dei fiori e dei frutticini e la riduzione dello sviluppo vegetativo. Con il disseccamento delle lamine fogliari, i frutti vengono repentinamente esposti all’azione dei raggi solari che provocano colpi di sole; questi vanno a incrementare la percentuale di scarto relativa alla produzione.

Strategie di difesa
La lotta agronomica si basa principalmente sull’utilizzo di seme di cui sia stata certificata la sanificazione, su ampie rotazioni, sulla distruzione della flora spontanea, sull’impiego di dosi ridotte di concimi azotati e sull’adozione, dove possibile, dell’irrigazione a goccia. L’attivazione della ricerca genetica per l’inserimento di resistenze/tolleranze al batterio, trova un ostacolo nella differenziazione dei ceppi e della sua base poligenica. Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria, si consigliano prodotti a base di rame e trattamenti con Bacillus subtiils.

X