AVVERSITA’

CRITERI

S.A.E. AUSILIARI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

CRITTOGAME
Peronospora (Pseudoperonospora cubensis)

Interventi agronomici:
–  favorire l’arieggiamento
–  distruggere i residui delle colture precedenti infette
–  limitare le irrigazioni, soprattutto sopra chioma
Interventi chimici
– consigliati per trapianti estivi

Prodotti rameici

Azoxystrobin (1) Cyazofamide (2) Propamocarb
Etil fosfito di alluminio

(1) Tra Azoxystrobin e Trifloxystrobin al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità
(2) Al massimo 2 interventi all’anno

Mal bianco
(Erysiphe cichoracearum, (Sphaerotheca fuliginea)

Interventi agronomici:
– impiego di varietà resistenti o tolleranti
Interventi chimici:
–  alla comparsa dei primi sintomi e ripetuti ad intervalli variabili da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza della sostanza attiva e all’andamento stagionale
–  è ottima norma alternare fungicidi con differente meccanismo d’azione Zolfo (1)

Difenoconazolo (2) Fenbuconazolo (2) Miclobutanil (2) Penconazolo (2) Tebuconazolo (2) Tetraconazolo (2) Trifloxystrobin (4) Azoxystrobin (4) Bupirimate (1)

 Si consiglia di ridurre la dose d’impiego per evitare fenomeni di fitotossicità. Sconsigliato lo zolfo colloidale.
Tossico per adulti di fitoseidi
(2) Al massimo 2 interventi con IBE

(4) Tra Azoxystrobin e Trifloxystrobin al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità

Sclerotinia
(Sclerotinia sclerotiorum)

Interventi agronomici:
–  arieggiare le serre
–  limitare le irrigazioni
–  eliminare le piante ammalate
–  evitare se possibile lesioni alle piante

Coniuthirium minitans (1)

(1) Impiegabile su Sclerotinia

BATTERIOSI
(Pseudomonas syringae
pv. lachrymans, Erwinia carotovora subsp. carotovora)

Interventi agronomici:
–  impiego di seme controllato
–  ampi avvicendamenti (almeno 4 anni)
–  concimazioni potassiche e azotate equilibrate
–  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata
–  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali e bacini di raccolta i cui fondali non vengano periodicamente ripuliti da residui organici

Interventi chimici:
Da effettuare dopo le operazioni colturali che possono causare ferite

Prodotti rameici

 

VIROSI
(CMV, ZYMV, WMV-2)

 Per tutte le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (virus del mosaico del cetriolo
CMV, virus del mosaico giallo dello zucchino ZYMV, virus 2 del mosaico
del cocomero WMV-2) valgono le stesse considerazioni generali di prevenzione.

Per il trapianto è importante usare piantine ottenute in semenzali prodotti in vivai con sicura protezione dagli afidi

  

 

AVVERSITA’

CRITERI

S.A.E.

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

FITOFAGI
Afide delle cucurbitacee
(Aphis gossypii)

Indicazione d’intervento:
Grave infestazione generalizzata o presenza di focolai di infestazione.
Interventi chimici :
– Si consiglia di intervenire prima del lancio degli ausiliari.
– Intervenedo dopo il lancio degli ausiliari ritardare l’uso dell’aficida a seconda dell’ausiliare introdotto:
–   7-10 giorni dopo il lancio di Fitoseide ( Phytoseiulus persimilis )
–  15-20 giorni dopo il lancio di Orius  spp.
–   dopo aver accertato la presenza di un buon livello di parassitizzazione degli Aleurodidi in coltura protetta
Interventi biologici
– Si consigliano 3-4 lanci di 1-2 individui/mq. Per assicurare un buon controllo del fitofago introdurre gli ausiliari con tempetività alla comparsa dei primi individui

Fluvalinate (1) (2) Bifentrin (1) (3)

Pimetrozine Thiamethoxam (5) Acetamiprid (5) (6) Imidacloprid (5)

Flonicamid (7)Aphydius colemani
Lysiphlebus testaceipes (1)   (3) Prodotto efficace anche nei confronti dei Miridi
(7) Al massimo 1 intervento all’anno
(5) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità
(6) Ammesso solo in serra

Al massimo 2 interventi all’anno con piretroidi, indipendentemente dall’avversità
(2) Non ammesso in colture protette

I prodotti sono tossici per gli stadi mobili di  Phytoseiulus persimilis ,
per E. formosa  e per Orius  spp.

Si consiglia, quando possibile, di ricorrere a trattamenti localizzati. E’ da preferire per lanci nel periodo primaverile.
E’ da preferire per lanci nel periodo estivo.

Tripide americano
(Frankliniella occidentalis)

Interventi agronomici
Si consiglia di utilizzare piante non infestate e di sicura provenienza. E importante limitare il più possibile gli interventi chimici al fine di permettere l’insediamento delle popolazioni selvatiche di  Orius spp . e di altri eventuali predatori che possono essere determinanti nel contenimento del tripide.
Soglia: Presenza
– introdurre, con uno o più lanci, 1-2 predatori/mq
– distanziare il lancio di almeno 4 giorni dall’eventuale trattamento aficida

Orius laevigatus Azadiractina Spinosad (1) Impiegare trappole cromotropiche (azzurre) per il monitoraggio
(1 ogni circa   50 mq)

(1) Al massimo 1 intervento all’anno

Aleurodide

Soglia:
20 adulti/trappola a settimana, rilevati con trappole cromotropiche (piatti gialli collati)
per il monitoraggio (1 ogni  100 mq)

(Trialeurodes vaporariorum)  Encarsia
(Encarsia formosa) Piretro naturale Buprofezin Thiamethoxan (1) Acetamiprid (1) (2) Pyriproxifen (2)

Impiegabile con elevata presenza di adulti; Impiegabile con oltre 10 stadi giovanili vitali/foglia.
– eseguire 4-6 lanci settimanali di 4-6 pupari/mq con  E. formosa  fino ad una percentuale di parassitizzazione del 60-70%, sufficiente ad assicurare un  buon controllo.  (1) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità
(2) Ammesso solo in coltura protetta

Ragnetto rosso
(Tetranychus urticae)

Soglia:  Presenza
Fitoseide

Interventi chimici :

Intervenire preferibilmente in modo localizzato.
Interventi biologici
– introdurre con uno o più lanci, in relazione al livello d’infestazione, 8-12 predatori/mq
– distanziare il lancio di almeno 4 giorni dall’eventuale trattamento aficida.

(Phytoseiulus persimilis) (Exitiazox+Fenazaquin) Abamectina
Exitiazox Fenazaquin Fenpiroximate

 

Nematodi galligeni
(Meloidogyne  spp.)

Interventi chimici
– Presenza di focolai di infestazione con foglie decolorate.

Oxamyl (1) Paecilomyces lilacinus Azadiractina (2) Dazomet (3)  (3)  (4) Metam Na (3)
Metam K (3) I Nematodi galligeni sono presenti nei terreni prevalentemente sabbiosi
– Ammessi solo in coltura protetta con eccezione per l’impiego di:
– Azadiractina e Paecilomyces lilacinus
– Nei singoli appezzamenti interventi ammessi solo ad anni alterni
– I trattamenti devono essere autorizzati da un tecnico impegnato nei programmi di assistenza tecnica che verifichi l’effettiva necessità di eseguire interventi specifici

– Ammessi solo in terreni sabbiosi  Nel rispetto delle etichette quantità massima di sostanza attiva impiegabile in 1 anno:
(1) Durante la coltura Oxamyl liquido al 10% – 30 l/ha ammesso solo in coltura protetta
(2) Se ne consiglia l’utilizzo solo in colture pacciamate
(3)  L’impiego dei fumiganti è alternativo ai nematocidi granulari o liquidi impiegati prima del trapianto
(4) Da impiegare a dosi ridotte (40 – 50 gr/metro quadrato)

Limacce e Lumache
(Deroceras reticulatum, Arion spp.)

Interventi chimici:
Metaldeide esca
– alla presenza distribuire esche avvelenate

  

Nottue fogliari
Heliothis armigera

Indicazione d’intervento:
Infestazione generalizzata.
Indoxacarb

  

 

X